Perchè è così difficile produrre piccole quantità di un determinato tipo di flacone, magari in un particolare peso, colore e serigrafia? La risposta a tale domanda è molto semplice. Dipende dalla politica aziendale scelta. Se si decide di investire sull’abbattimento dei costi in modo da offrire al mercato un prodotto a prezzo contenuto risulterà poi praticamente impossibile evadere anche piccoli ordini.
Questo per varie ragioni:
1) l’acquisizione di un macchinario iper tecnologico ad elevata produttività.
Per dirla semplice ottenere un prodotto a costo contenuto è possibile se il proprio impianto riesce a “buttar fuori” il maggior numero di pz possibile in una data unità di tempo. Le nostre macchine ad esempio sono progettate per lavorare con stampi ad una impronta e producono 1 bottiglia ad ogni ciclo. Ne esistono però a 2, 4 ed anche 6 o 8 impronte. Potete quindi constatare come in un periodo di una ventina di secondi da 1 flacone per volta se ne possano “sfornare” 2, 4, 6 oppure 8.
2) il cambio stampo.
Ogni produttore di contenitori plastici possiede in genere una gamma molto ampia di prodotti rispetto alle sue soffiatrici (nome in gergo tecnico del macchinario di produzione). Noi ad esempio offriamo una disponibilità di oltre 40 modelli a fronte dei nostri 17 impianti. È chiaro quindi, che sovente si proceda al cambio stampo, ovvero quella procedura meccanica che consente di passare da un modello all’altro di bottiglia, di stesso o di diverso contenuto e peso. Si tratta di un procedimento laborioso che nel nostro caso varia dai 45 ai 75 minuti per flaconi dal litro in giù. Il tempo salirà drasticamente se trattasi di soffiatrici a più impronte, in quanto con più componenti e di conseguenza più complicate. Presumibilmente dalle 3 alle 6 ore, a seconda del numero di impronte e con almeno 2 tecnici impegnati.
3) pulizia estrusore.
Come già spiegato l’estrusore è l’impianto che modifica i granuli di materiale ( PE nel ns/caso) in una sorta di tubo continuo in plastica calda, malleabile e pronta ad essere trasformata in bottiglia. Quando si finisce una fabbricazione di flaconi in un determinato colore per passare ad un altro, l’operazione non è certo immediata a farsi come a dirsi. In pratica non basta consumare tutta la colorazione presente in macchina e immettere quella nuova perchè si produrrebbero dei contenitori striati nei 2 coloriper almeno 2 ore o più con inutile spreco di energia elettrica ed un’accumulo di bottiglie dalla tinta strana, che dopo la procedura di macinazione darebbero origine ad un’elevata quantità di materiale riutilizzabile solo in una eventuale produzione di colore nero. Questo perchè gli estrusori, per come sono progettati, possiedono delle parti in cui la plastica si accumula e ristagna. Perciò la soluzione ottimale risulta lo smontaggio e la pulizia manuale, operazione che su di un nostro impianto fino al litro è intorno ai 45 minuti. Non so immaginare il tempo su macchinari a 2, 4, 6 o 8 “bocche di uscita”.
4) avviamento macchina.
L’avviamento di una soffiatrice non si effettua solo accendendo un interruttore “pronti e via”. Sono necessarie in media 2 ore e mezza per consentire all’estrusore di riscaldrsi tramite le sue resistenze elettriche. Una volta in temperatutura può essere avviato. Questo significa che se la ns/produzione comincia alle 07.30 di mattina e termina alle 18.00 del pomeriggio, gli impianti cominceranno a consumare energia elettrica già dalle ore 05.00.
Chi investe in macchinari ad alta produttivitá non vuole avere questo tipo di problema ed il conseguente costo, per cui tenderà a puntare sulla lavorazione di grandi quantità per produrre 24 ore su 24 instaurando turni giornalieri e cercando di optare per un solo avviamento settimanale. Ragionando in quest’ottica anche il solo arrestare la soffiatrice per un cambio stampo o pulizia colore di alcune ore comporta spese non indifferenti. Anche perchè acquistare macchine di questo genere richiede l’esborso di parecchie centinaia di migliaia di €. Quindi meno sono ferme e meglio è.
5) costruzione nuovo stampo.
Anche questo è un motivo di non poca importanza. Spesso per ottenere una commessa è necessario proporre un nuovo modello di flacone, non disponibile a catalogo. Si deve procedere allora alla realizzazione di un nuovo stampo. Per quelli ad una impronta, a seconda del contenuto, della forma e della loro grandezza si possono spendere dai 3000 a 8000 € (prezzi per i modelli da noi trattati che sono da 50 ml fino a 1000 ml). Non rientrando nella nostra casistica non abbiamo idea di quanto possa costare per esempio uno stampo da 1000 ml a 4 impronte. Sicuramente non poco
E chi lo farà costruire per offrire il flacone ad un prezzo competitivo avrá bisogno di fare tanti e tanti numeri per ammortizzarne la spesa.
Anche per la serigrafia vale lo stesso discorso poichè ne esistono modelli ad elevata produttività. Le nostre 4 funzionano con forno elettrico per l’asciugatura dell’inchiostro impresso, che è di tipo bicomponente ad essicazione. Ed ogni bottiglia stampata per esempio con 3 colori, dovrà essere rimaneggiata 3 volte per essere finita. Per le grandi produzioni esistono invece gli impianti ad UV (ultravioletti) che utilizzano inchiostri dedicati a questo tipo di tecnologia. Queste serigrafie sono in parte uguali alle nostre, ma al posto di avere il grosso forno ad essicazione montano un box munito di lampade UV, le cui luci permettono al flacone appena stampato col colore di passare sotto di esse e di uscire già essiccato. Il contenitore poi verrà meccanicamente ripreso da una seconda stazione serigrafica che gli imprimerà la seconda colorazione e ripasserá in un altro box UV. Praticamente si tratta di un macchinario modulare a cui si possono aggiungere tante parti quanti sono i colori che compongono la grafica, permettendo in questo modo alla bottiglia di uscire già pronta in un unico ciclo. Chi è attrezzato per grandi produzioni ed offre il servizio della serigrafia è obbligato ad investire su tali impianti perchè tutto deve funzionare pari pari ad una catena di montaggio. Non ci si può permettere di sfornare migliaia di pezzi da un reparto per poi rimanere ingolfati nell’altro. Quindi anche in questo campo i piccoli ordinativi risultano molto difficili dall’essere evasi, vista la complessità meccanica di queste macchine.
Per terminare alcuni di questi produttori posseggono un magazzino di stoccaggio in cui tengono di scorta alcuni modelli di maggior consumo. Questa rappresenta l’unica possibilità di reperire da loro anche pochi pezzi a prezzi interessanti, accontentandosi però di quel determinato formato, che magari usa già un proprio concorrente diretto, in quel determinato colore e peso e senza possibilità del servizio serigrafico. Stessa cosa se ci si rivolge a dei rivenditori. Qui si potranno trovare magari più modelli, ma a prezzi maggiori e comunque non personalizzati su misura.
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