L’estate è la stagione più gettonata dai turisti, e anche da noi Italiani che amiamo rimanere nel nostro paese, magari nelle città più turistiche, al mare o in montagna. Ormai il periodo tra giugno e agosto è il sogno degli italiani di rilassarsi e staccare la mente dal lavoro.
Infatti in questi mesi, abbiamo un aumento della popolazione in queste località del 60%, più del doppio della normale popolazione.
C’è solo un problema: questo aumento della popolazione fa si che in sole determinate aree fa emergere un problema molto grave che è quello dello smaltimento dei rifiuti.
I turisti nelle regioni costiere provocano un aumento del 30% dei rifiuti, e la maggior parte di essi, non vengono differenziati, provocandone una gestione inadeguata o peggio, la diapersione in natura, per esempio sulle nostre spiagge.
Le grandi città affrontano sfide importanti, infatti per questo motivo, metropoli come Napoli, Roma, Genova, ecc, hanno un tasso di raccolta differenziata inferiore alla media nazionale. Città storiche e amate da tutto il mondo, rovinate da tonnellate di rifiuti ai bordi delle strade, che ne tolgono il prestigio e la bellezza.
Oltre ad una perdita di immagine, si creano dei problemi ambientali, che a cascata, provocano anche ingenti perdite economiche. Perchè tutto questo ha comportato, ad esempio nel 2017, un costo stimato di 16,6 milioni di euro per la pulizia e bonifica di litorali e spiagge.
Le zone costiere del mediterraneo e dell’adriatico sono le più colpite dalla plastica, per di più il 24% ritorna poi sulle coste.
Tra cui: frammenti di piccole dimensioni, tappi, bottiglie e contenitori per alimenti USA E GETTA, bicchieri, sacchetti, cannucce, posate e cotonfioc. (fonte – legambiente)
Detto ciò non sto dicendo che sarebbe meglio non avere turisti, perchè questa è la nostra miglior risorsa.
Ma anziché continuare a perdere soldi e soprattutto il nostro fascino, si potrebbero iniziare a fare degli investimenti e trovare soluzioni a questo tipo di problema.
Come per esempio a Parigi, dove hanno installato tantissime fontane GRATUITE in giro per la città così che non si debbano più comprare bottigliette di plastica, ma ognuno con la propria borraccia se le possa riempire.
Sono stata in Australia un anno e non ho mai comprato una bottiglia dell’acqua nella plastica, perchè c’erano fontane ovunque, e ormai era diventato un pensiero comune, tanto che nei supermercati non esistono più bottiglie di plastica dell’acqua Naturale, solo ovviamente quelle della gassata e delle bibite dolci.
Lo stesso l’ho riscontrato anche nei paesi europei nordici durante il mio road trip verso caponord.
Diverse spiagge hanno introdotto divieti per l’uso della plastica ( e posso confermarlo, in Sardegna ne ho trovate tante con questo divieto)
Quindi un piccolo passo da parte di ognuno di noi, comporterebbe già un notevole miglioramento.
Quali sono allora questi piccoli gesti?
Fare più raccolta differenziata
Portarsi una borraccia
Fare molta attenzione a non disperdere immondizia in giro quando si va in spiaggia
Avere un portacenere portatile per le sigarette
Evitare gli sprechi il più possibile, porsi sempre la domanda, ma questo mi serve davvero?
Se si vede qualcosa per terra, fare il buon gesto di raccoglierlo.
Non portare via le conchiglie.
Insomma più responsabilità civile da parte di tutti potrebbe già abbattere notevolmente questi problemi e far rifiorire il turismo.
MUTA ADESSO ANCHE TU
Elodi
Wwf Italia- fonte