Quale plastica NON VA DIFFERENZIATA, e perchè?

In questo Blog vorrei parlare anche di ciò che non viene riciclato.

Innanzi tutto vediamo il perché.

Da più di vent’anni su tutta la filiera degli imballaggi viene applicata una tassa, il CONTRIBUTO  CONAI, che viene riversata sul consumatore finale.

Il Contributo Ambientale CONAI rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra produttori e utilizzatori il costo per gli oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggi.

In base ai diversi tipi di materiale abbiamo diversi consorzi tra cui:

  • Ricrea è il Consorzio che dal 1997 si preoccupa di assicurare il riciclo degli imballaggi in acciaio quali barattoli, scatolette, tappi, fusti, latte, lattine e bombolette provenienti dalla raccolta differenziata organizzata dai comuni italiani.

  • CiAl, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio opera da oltre vent’anni con il compito di avviare a riciclo e recupero gli imballaggi di alluminio alla fine del loro ciclo di vita.

  • Comieco nasce nel 1985 dalla volontà di un gruppo di aziende del settore cartario interessate a promuovere il concetto di “imballaggio ecologico”, raggruppa oggi oltre 3.300 aziende della filiera del riciclo di carta e cartone.

  • Rilegno è il Consorzio che da quasi 25 anni ha il compito di organizzare e garantire in tutta Italia la prevenzione, il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno.

  • Corepla è il Consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, a cui partecipa l’intera filiera industriale: produttori e trasformatori di materie plastiche per la fabbricazione di imballaggi, imprese utilizzatrici e recuperatori/riciclatori di rifiuti di imballaggi in plastica.

  • Biorepack : E’ il primo consorzio europeo per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica e settimo consorzio di filiera del sistema CONAI – che sancisce il valore del riciclo biologico (organico) e rafforza la leadership italiana nel settore della bioeconomia circolare. Compito del Consorzio è l’avvio a riciclo, nel circuito della raccolta differenziata della frazione organica, degli imballaggi che a fine vita sono trasformati, con specifico trattamento industriale, in energia sotto forma di biogas ed in compost,.

  • CoReVe è il Consorzio nazionale responsabile del riciclo e del recupero dei rifiuti d’imballaggio in vetro prodotti sul territorio nazionale. 

Questo passaggio è molto importante da capire, perchè tutti noi quando acquistiamo qualcosa, ci stiamo già pagando sopra una tassa, che servirà  proprio al suo smaltimento, quindi tanto vale DIFFERENZIAMOLO e RICICLIAMOLO!

Ma tornando al discorso della plastica, se imprese come la mia che producono imballaggi e ci pagano il Conai per il loro smaltimento, vuol dire che c’è una filiera dedicata che si occupa di ciò.

Invece per tutto ciò che non è imballaggio, come ad esempio, mestoli, biro, giocattoli, tastiere, ecc, non devono pagare il CONAI. Di conseguenza hanno una filiera diversa per il loro smaltimento.

Quando si tratta di imballaggi grandi, ad esempio giocattoli, sarebbe bene portarli all’Ecocentro del proprio paese in modo tale che messo negli ingombranti abbia poi una sua linea di smaltimento.

Tutti i prodotti di plastica che contengono anche materiale elettrico, si dovrebbero sempre portare negli Ecocentro, che a loro volta li invieranno al RAEE, centro di smistamento per i rifiuti elettronici (che non fa parte del CONAI).

Inoltre è anche da capire bene che, come abbiamo già visto in un altro blog…, ci sono diversi tipi di plastica, che richiedono una cernita molto minuziosa e complicata e la filiera è  stata pensata per suddividere tali prodotti fino ad una certa dimensione massima.

Se per sbaglio ci finisce una cucina giocattolo, si creano  danni e lavoro supplementare alla filiera perché risulta molto più grande e pesante rispetto ad un normale imballaggio di plastica.

Quindi nella plastica SOLO IMBALLAGGI. La domanda che vi dovreste fare prima di buttare qualcosa è: mi è servito per contenere qualcosa? se la risposta è si, allora va nella plastica, altrimenti indifferenziata o ecocentro.

 

Il mondo della raccolta differenziata è molto ampio ed a volte complicato, per cui mi dedico alla realizzazione di questi testi, per esservi d’aiuto a comprendere meglio tale materia.

ELODI

Elodi Artusio

Nei week end prendo e scappo Su Wonder Van 🚐🗺
E nel mentre... Plastic Warrior at MUTA 🦋♻️

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